Visma|Lease a Bike, il sogno di Christophe Laporte: “Vincere a Roubaix sarebbe l’apice della mia carriera”
Lasciato alle spalle un 2024 complicato ma comunque non privo di soddisfazioni, Christophe Laporte si prepara alla nuova stagione. Per il nativo di La Seyne-sur-Mer quella che sta per iniziare sarà la quarta stagione con i colori della Visma|Lease a Bike e, pur con la consapevolezza di dover lavorare per Wout Van Aert e per Jonas Vingegaard, il francese non vuole smettere di sognare qualche momento di gloria personale, ed in particolare l’arrivo a braccia alzate nel velodromo di Roubaix.
In una lunga intervista a L’Equipe, il classe 1992 ha fatto un lungo resoconto di quello che è andato storto nella passata stagione, caratterizzata sia per lui che per la squadra da tante cadute e tanti episodi sfortunati: “Non posso definire la mia stagione totalmente negativa perché comunque ho conquistato una medaglia olimpica (terzo nella prova in linea, ndr) e ho vinto la Parigi-Tours. Con la squadra abbiamo avuto una riunione per cercare di capire i motivi delle tante cadute e per cercare di migliorare. C’è sicuramente un elemento di sfortuna, ma è difficile individuare una causa. La verità è che le cadute ci sono in tutto il gruppo ma per noi si notano di più perché abbiamo in squadra tanti campioni. Siamo sicuramente stati sfortunati, ma ormai abbiamo volato pagina e siamo pronti a pensare al 2025“.
Proprio la nuova stagione sarà terreno di caccia del corridore transalpino, forte della fiducia della squadra e pronto ad andare alla ricerca di una vittoria in una Monumento che ancora manca nel suo palmares: “Il mio calendario sarà formato da Omloop, Kuurne-Brussels-Kuurne, Strade Bianche, Milano-Sanremo e poi le classiche in Belgio in preparazione della Roubaix e dell’Amstel Gold Race. Poi vedremo. Wout sarà il leader ma io avrò un ruolo più libero, anche se sono sempre pronto ad aiutarlo. Lui come gamba è il più forte, ma in queste corse non vince sempre chi è più forte, servono anche tattica e lavoro di squadra. Proveremo a giocarci le nostre carte. A livello personale vorrei provare a vincere una Monumento, una vittoria nel velodromo a Roubaix sarebbe l’apice della mia carriera, supererei ogni tipo di aspettativa che potevo avere in me stesso. Vedremo”.
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